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Applausi a tutti voi!

Petrouchka al Teatrino del Sole
Alla fine del nostro Petrouchka al Teatrino del Sole 2021 di Piombino

Entra in archivio l’edizione 2021 del Teatrino del Sole, nonostante tutto.
Lunghi applausi per i fiorentini Pupi di Stac con una novella toscana: Il Drago dalle Sette Teste; ma anche per gli abruzzesi I Guardiani dell’Oca che ci hanno regalato un classico della novellistica mondiale: Hansel e Gretel. E poi gli aretini Nata, con il simpatico Elefante Scureggione e l’esilarante La Ciambella Addormentata nel Forno; e poi ancora la nostra compagnia con il Petrouchka di Stravinskij, un vecchio spettacolo del 2007 (commissionato dal Teatro Nuovo Giovanni da Udine e dall’allora direttore artistico Carlo De Incontrera), ripreso perché il 25 agosto sarà al Festival Musicale di Stresa. E ancora un omaggio a Gianni Rodari dai perugini Tieffeu, con Fiabe al Telefonino; e poi come ogni anno uno spettacolo della tradizione emiliano-romagnola con un’avventura del sempre divertente Fagiolino dei ravennati Teatro del Drago; e ancora Il Gatto con gli Stivali dei fiorentini Ruinart e infine con i giocolieri cuneesi Claudio e Consuelo.
Un grande successo dovuto soprattutto a voi, alla vostra presenza e dedizione per superare gli ostacoli che una situazione pandemica così importante come quella di questi anni ha imposto a tutti i cittadini: a noi organizzatori da una parte e a voi pubblico dall’altra.
Certo, con un po’ di orgoglio, vogliamo dire che siamo stati bravi anche noi a scegliere spettacoli che non si vedono in giro, perché il Teatro di Figura è davvero quello che non ti aspetti. Non ha eguali. Se ne ignora l’esistenza e quando lo vediamo se ne scopre con sorpresa la forza della narrazione; perché in fondo, quando saliamo sul palcoscenico, noi raccontiamo storie. Storie con poche parole, usando la forza delle immagini che marionette e burattini riescono a evocare, a dispetto dei giochi elettronici e della televisione.
E quando dal palcoscenico sentiamo la platea silenziosa, con con genitori e bambini a bocca aperta che seguono la vicenda, e l’applauso finale quando si spengono le luci, lì si sciolgono la fatica e la tensione del nostro lavoro, forse il più bello del mondo.
Per il prossimo anno ci aspettiamo la normalità, le platee piene finalmente con tutto il pubblico senza essere costretti a lasciare fuori qualcuno e con i bambini sul tappeto.
Insomma noi ci saremo; e anche voi, sicuramente.

Stefano Cavallini

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Andiamo avanti!

Petrouchka
Il nostro Petrouchka da Igor Stravinskij – 2007 debutto al Teatro Nuovo Giovanni da Udine

Le 12 notti della Befana, dal debutto nel 2001, non aveva mai mancato all’appuntamento in teatro ogni anno, dalla fine di dicembre al 6 gennaio. Quest’anno è stata la prima volta che lo spettacolo non è andato in scena. Ma noi non possiamo arrenderci.
Siamo stati contattati dal direttore delle Settimane Musicali di Stresa, per la partecipazione al festival del nostro Petrouchka, che ha debuttato nel 2007 al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, grazie al M° Carlo de Incontrera, e che raramente abbiamo presentato al Teatrino del Sole a causa della sua difficoltà di esecuzione e di allestimento.
Con questa richiesta, da parte del festival di Stresa, abbiamo l’opportunità di riproporlo anche al Teatrino del Sole, probabilmente a Piombino e a Marina di Pisa, unici luoghi adatti alla sua rappresentazione. Abbiamo anche dovuto trovare una nuova animatrice, in grado, oltre di muovere la marionetta della Ballerina, uno dei tre personaggi principali dello spettacolo, anche di fare due numeri di giocoleria nella parte centrale dello spettacolo. La scelta è caduta su Serena Cercignano che dovremo inserire nella compagnia e, se troveremo un affiatamento, rimarrà in pianta stabile.
Il Petrouchka che porteremo a Stresa, non sarà tuttavia lo stesso del Teatrino del Sole, perché a Stresa avremo, ad eseguire la musica di Stravinskij, due pianisti di livello internazionale (sono state fatte diverse ipotesi sui nomi) che suoneranno dal vivo, mentre noi ci muoveremo su quella musica (avremo bisogno di almeno due giorni di prove).
Al contrario la nostra versione ha la musica registrata, una esecuzione della London Symphony Orchestra diretta dal M° Claudio Abbado.
La data prevista a Stresa è il 25 agosto al Teatro Maggiore di Verbania, dove siamo già stati con il nostro Flauto Magico qualche anno fa.
Insomma, abbiamo novità per il nostro/vostro Teatrino del Sole che probabilmente faremo con le limitazioni dello scorso anno e, se il Covid ce lo permetterà, saremo anche a Stresa.
Alla prossima.

Stefano Cavallini

Adda passà ‘a nuttata…

Eduardo de Filippo
Eduardo

Diceva Eduardo nella commedia Napoli milionaria.
Ci risiamo. Tutti a casa e chissà per quanto.
Meglio così, almeno passerà più in fretta. “Adda passà ‘a nuttata”, appunto.
Per quanto ci riguarda, in questo periodo, stiamo risistemando e aggiornando i nostri spettacoli.
Patrizia ha rammendato e modificato il tulle che diventa il mare in Azzurra Balena, mentre io ho modificato le luci del mare, che da ora in avanti cambierà colore secondo i luoghi in cui navigherà Azzurra.
Sta poi ricostruendo la faccia di Amedeo, il domatore “tetesco” di Loira Narpei Circus, che dovrà avere la mia faccia, per coerenza con il finale, quando, sotto la magia del maghetto Peloverde, viene trasformato in umano per sposare il clown donna (Patrizia); e io di contro sto aggiornando le luci di tutti gli spettacoli.
Ci hanno poi contattato dal Festival di Stresa, un importante festival dedicato alla musica classica, per portare il nostro Petrouchka.
Lo spettacolo debuttò nel 2007 al Vecchio Teatro Lirico di Udine, coprodotto dalla Fondazione Teatro Nuovo Giovanni da Udine e dalla Fondazione Teseco per l’Arte e ricalca fedelmente i quattro quadri dell’omonima opera di Igor Stravinskij.
Petrouchka (si trova scritto anche Petruska o Petrushka) è la marionetta tradizionale russa, la più rappresentativa, capricciosa, burlona e vendicativa, un po’ come il nostro Pulcinella (dal quale probabilmente deriva).
In quest’opera Stravinskij immagina invece una marionetta sognante, che si innamora della Ballerina e che viene, alla fine del carnevale, la sera, poco prima che la gente sfolli dalla piazza, ucciso per gelosia da un contendente. La vicenda si svolge il Martedì Grasso di un carnevale alla fine dell’ottocento a San Pietroburgo e non mancano momenti di clownerie e gags, personaggi e situazioni ridicole, come in uno spettacolo di burattini che si rispetti, ma questa volta abbiamo puntato sulla poesia e sull’emozione, sul fantastico e sulla favola.
La rassegna a Stresa sarà il prossimo anno in estate, auguriamoci che il Covid sia sparito e si possa tornare alla nostra vita.
Alla prossima.

Stefano Cavallini